Disegno da sempre. E ho 30 anni. Copertine e illustrazioni per libri e canzoni | Vignette | Ritratti. ⬇ La sposa insicura è disponibile su Amazon e in libreria!
CALIPSO… LA LA LA LA…
Vi ricordate, nell’Odissea, quando Ulisse incontrò la dea del mare?
Nella mitologia greca è conosciuta come una Oceanina, Nereide o Ninfa.
Calipso è anche il titolo del tormentone estivo di Mahmood e Sfera Ebbasta.
Con questo disegno vorrei farvi tornare col pensiero all’estate.
Perché l’estate è uno stato d’animo! Siete d’accordo?
Realizzato con: matite, carboncino, china, pennarello nero, Paint e il filtro Sutro di Instagram.
Vi manca l’estate o preferite l’inverno? Commentate qui sotto.
CONOSCETE IL MITO GRECO DI DAFNE?
La ninfa Dafne fu trasformata in un albero ma la sua bellezza rimase inalterata.
L’ho rappresentata mentre la trasformazione è ancora in corso.
Ho conosciuto questo episodio della mitologia da piccola, quando ho visto un episodio del cartone animato Pollon in cui Dafne era la protagonista e mi è rimasta impressa nella memoria.
La canzone che mi ha ispirata e che ho ascoltato mentre disegnavo Dafne è “Alone, Pt. II” di Alan Walker e Ava Max.
Circe (Believe in magic).
She’s the seductive goddess of magic (or an enchantress or a nymph too).
I know her because of her presence in Odyssey.
She was terrible because transformed men into animals and make them her prisoners. Except one: the astute, cunning, Ulysses who rescued himself and his mates.
How I’d like to possess magical power, like Circe!
But I’d rather use it to help, not for wrongly, arbitrarily punish someone.
Inspiration came, as always, from greek mythology and I often draw magical creatures so I absolutely had to portray this goddess!
Realized with: pencil, ink, digital color and Instagram filtrer.
I’d like to read “Circe”: Madeline Miller’s book. Have you already read it? Let me know in a comment.
QUALCUNO HA DETTO: “MITOLOGIA GRECA”?
Ho questa passione da quando ero molto piccola. Credo che tutto abbia avuto inizio quando avevo visitato un museo, in Sicilia (dove sono nata) in cui mi ricordo vagamente che c’era una scultura di Polifemo, il Ciclope dell’Odissea. I vari episodi della mitologia mi sono sempre stati raccontati a voce come se fossero delle fiabe. Mi avevano regalato un libro illustrato sugli dei dell’Olimpo: la mia preferita era Artemide. Sempre quando ero bambina avevo visto il film Odisseo e ne ero rimasta totalmente affascinata. Per quanto riguarda i cartoni animati: dopo aver visto Hercules (Disney) al cinema mi ero fatta comprare il libro e collezionavo delle card che si trovavano negli Happy Meal di McDonald’s. Adoravo il cavallo alato, Pegaso; mi è sempre piaciuta anche Pollon, la figlia di Apollo che sognava di diventare una dea: chi non ha mai cantato la sigla? Poi crescendo, a scuola ho studiato: l’Odissea, l’Iliade, l’Eneide, e la Divina Commedia di Dante, in cui compare anche Ulisse. A volte mi sono sentita un po’ Pandora, altre volte Persefone e altre ancora Penelope.
Attualmente sto leggendo tre libri della collezione Mitologia greca RBA Italia: Giove, Minotauro e Ercole.
Come si può vedere scorrendo il mio feed, la mitologia greca ha ispirato molti miei disegni (tra cui questo che rappresenta Circe) e non è un caso se sto disegnando le copertine per Amori Mitici, la serie di novelle scritte e pubblicate da Kiara Maly.
Riassumendo: posso affermare che ho sempre amato i miti greci perché per quanto possano sembrare antichi in realtà trattano temi sempre attualissimi e ci si può riconoscere e immedesimare.
P.S. Ho persino scoperto di avere il piede “greco” (l’indice supera l’alluce in lunghezza). Coincidenza?
Qual è il vostro dio greco preferito? Commentate qui sotto.
“La mesta Penelope, ancora intenta a tessere e disfare la tela per ingannare il tempo e i pretendenti durante la prolungata assenza del marito di Ulisse, che sfarfallando a destra e a manca collezionava avventure e romanticherie. Sarebbe mai tornato? Boh!
La donna, triste e stanca per l’infinita attesa, era avvolta da un pallido grigiore; lo sguardo, un tempo dolce e profondo, ormai appariva spento e velato. Si era rassegnata al ruolo di sposa encomiabile, rinunciando a se stessa senza reagire, accontentandosi dei ritagli di tempo che il glorioso consorte le avrebbe forse un giorno concesso. Quante Penelopi dolci e arrendevoli si consumano umiliandosi per un uomo che non le merita, mentre la vita scorre e passa e le occasioni di riscatto svaniscono. Commiserando tanto ostinata risoluzione.” (Da “Il verde tarlo di Sofia Capello, @panesiedizioni, su Amazon e nei digital store).
Con questo disegno vorrei comunicare la testardaggine e la forza di resistenza di Penelope e al tempo stesso la sua tristezza.
La mitologia greca mi ispira sempre moltissimo.
Per realizzare questo disegno ho utilizzato: la matita, la china, la colorazione digitale e un filtro di Instagram.
Ti sei mai sentita un po’ come Penelope? (Mi auguro di no! 😅)
🌊⬇ Se ti va, condividi la tua esperienza scrivendo un commento qui sotto. ⬇🌊
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